Le città nel capitalismo globale

Abstract

 

 

Si definisce la periferia, la sua trasformazione nel tempo e la percezione di essa; si delinea la necessità di una proposta “nuova” dai punti di vista non solo della sociologia urbana, ma anche tenendo conto dell’aspetto geografico, storico, economico e filosofico. Da qui nasce la sfida per il futuro: ridimensionare la disuguaglianza sociale, invertendo l’attuale tendenza. La periferia odierna da diversi punti di vista. Oggi la periferia è genericamente definita povera, violenta e pericolosa. La periferia è sempre più spesso trascurata e abbandonata a se stessa e la percezione si può riassumere con parole come degrado e rabbia. Questo è semplicemente lo specchio di una società in cui cresce la disuguaglianza sociale, legata ad un immobilismo sociale che mina le speranze di un riscatto sociale. Analizzando questo fenomeno complesso da diversi punti di vista risulta evidente che questa situazione sta portando inevitabilmente alla nascita di movimenti populisti e sembra destinata a trovare un nuovo equilibrio, trasformando l’idea stessa di periferia. Conclusioni – La periferia nuova. Si deve pensare ad una valida proposta di un nuovo significato di periferia, in cui si cerchi di contrastare la crescente disuguaglianza sociale e in cui rinasca la speranza. Considerando la complessità di questo fenomeno non si può prescindere dall’applicazione di un approccio interdisciplinare.

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